Ciclotimia e disturbo bipolare
La ciclotimia è riconosciuta come la forma più lieve del disturbo bipolare, che è caratterizzato da patologici cambiamenti di umore. Gli sbalzi d’umore diventano patologici a causa di alcune caratteristiche che li distinguono dalle normali oscillazioni emotive. Sono imprevedibili, incontrollabili, prolungati, estremi, eccessivi, e accompagnati da cambiamenti nei pensieri e nel modo di comportarsi.
Le emozioni di una persona che soffre di ciclotimia possono passare in tempi rapidi da un umore depresso ad uno stato di contentezza ed eccitazione, senza nessuna ragione apparente. Quando l’umore è alto, c’è un senso di euforia, iperattività motoria e una grande quantità di idee. Quando l’umore è basso, ci si sente tristi, svogliati, c’è poca voglia di muoversi e i pensieri rallentano.
Quand’è che gli sbalzi d’umore diventano malattia?
C’è una piccola volpe rossa, selvaggia e dispettosa, che vive nel cervello di Lou Lubie e le fa cambiare umore molto spesso. “La mia ciclotimia ha la coda rossa” è un fumetto ironico, ma con solide basi scientifiche. L’autrice racconta di come ha imparato a conoscere e addomesticare l’imprevedibile creatura con cui è costretta a convivere. Il difficile viaggio introspettivo della scrittrice francese diventa così una divertente graphic novel, che permette di avvicinarsi in modo lieve al complesso mondo del disagio psicologico.
Normali “alti e bassi” dell’umore
Non bisogna, però, confondere quelli che comunemente sono definiti “alti e bassi”, che ognuno di noi può avere nel corso della propria vita quotidiana, con la ciclotimia. Oscillazioni fisiologiche del tono dell’umore, tra gli estremi della tristezza e della gioia, sono esperienze comuni e quotidiane, in genere scatenate da eventi esterni.
A volte questa instabilità emotiva può protrarsi per periodi lunghi di tempo e causare disagio e frustrazione. Tipicamente questi sbalzi d’umore prolungati sono causati dalle circostanze in cui la persona si trova. Nella ciclotimia invece gli sbalzi d’umore non si possono prevedere e solitamente non sono scatenati da nessuna situazione particolare.
In entrambi i casi, il consulto con uno psicoterapeuta ti permetterà di avere una diagnosi corretta e un sostegno adeguato al tuo disagio.