La cura della depressione necessita innanzitutto di un corretto inquadramento diagnostico. Il disturbo depressivo può infatti presentarsi in diverse forme e con diversa intensità.
Una grave depressione si manifesta con diversi sintomi di tipo fisico, emotivo, comportamentale e cognitivo.
Sintomi fisici della depressione
Perdita di energie, senso di stanchezza, rallentamento dei movimenti o agitazione motoria e nervosismo. Alterazioni dell’appetito con conseguente perdita o aumento di peso, disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia con sonno prolungato o sonnolenza diurna), mancanza di desiderio sessuale. Dolori fisici, senso di nausea, visione offuscata, eccessiva sudorazione, senso di stordimento, accelerazione del battito cardiaco e vampate di calore o brividi di freddo.
Disturbo depressivo ed emozioni
Tipicamente chi è affetto da depressione prova tristezza per la maggior parte del giorno, ed è afflitto da angoscia, disperazione, senso di vuoto, mancanza di speranza nel futuro, perdita di interesse per qualsiasi attività, irritabilità e ansia. Sono anche presenti sentimenti di colpa e indegnità che a volte possono arrivare a configurarsi come un delirio facendo sfociare il disturbo nella psicosi.
Comportamenti depressivi
Riduzione delle attività quotidiane, anche di quelle considerate piacevoli prima dell’insorgenza della depressione. Evitamento delle persone e isolamento sociale, comportamenti passivi (ad es. passare il tempo libero guardando la tv o a letto). Riduzione dell’attività sessuale e, nei casi più gravi, tentativi di suicidio.
Sintomi cognitivi della depressione
Il pensiero rallenta diventando povero e stereotipato e perdendo in progettualità. Chi soffre di depressione non riesce più a proiettarsi in un qualche futuro e vive in un eterno presente che si colora di tinte cupe. Compaiono pensieri negativi su se stessi e sul mondo, e aspettative irrealistiche nei confronti degli altri e di se stesso. Ad es. si può credere che fare errori sia assolutamente vietato, che non si possono avere conflitti e che bisogna essere sempre di buon umore. Le persone depresse si focalizzano spesso sui propri difetti percependosi come non amabili, incapaci, deboli e cattive. Sono presenti problemi di memoria e concentrazione e difficoltà nel prendere decisioni e risolvere problemi.
Quando si tratta di depressione grave?
Può capitare a tutti, qualche volta di essere un po’ giù di umore, ma questo non significa avere la depressione. Non è patologico avere delle leggere fluttuazioni dell’umore. La tristezza, se non è troppo intensa può anche essere utile alla persona. Porsi domande sul perché siamo tristi, ad esempio, può portarci a capire se ci manca qualcosa di importante e può spingerci a trovare delle soluzioni ai nostri problemi.
Si tratta di depressione quando i sintomi presenti sono molto intensi e provocano una forte sofferenza. Inoltre bisogna prendere in considerazione anche i motivi e le cause della depressione. Sentirsi molto tristi e privi di energia, avere sentimenti di vuoto, sentire di aver perso ogni interesse verso il mondo, dopo aver perso una persona cara (per separazione, divorzio o morte) è una reazione naturale, coerente con l’esperienza che stiamo vivendo. La depressione conseguente ad una separazione o a un lutto non è quindi un disturbo psicologico. Questa va trattata clinicamente se non si risolve spontaneamente in un arco di tempo che può andare dai 6 ai 12 mesi, in questo caso si parla di lutto complicato.
La depressione lieve
Si parla di depressione lieve o distimia, quando la sintomatologia depressiva è presente cronicamente ma in forma più leggera rispetto alla depressione grave.
La distimia è caratterizzata da tristezza, insoddisfazione e pessimismo, bassa autostima, senso di fatica nell’affrontare la vita di tutti i giorni e tendenza al ritiro sociale, anche se permangono in una certa misura i contatti interpersonali e la progettualità. Frequenti sono i disturbi del sonno e dell’appetito, e spesso prevale nella sintomatologia l’aspetto ansioso, per cui si diventa lamentosi e irrequieti.