Si è in presenza di un difficoltà di orgasmo quando è assente (anorgasmia) o richiede tempi eccessivamente lunghi nonostante sia presente una stimolazione adeguata, e se non ci sono cause mediche che possano giustificare questa difficoltà.
Molte donne non riescono a raggiungere l’orgasmo se non in presenza di una stimolazione clitoridea, senza che ci siano problematiche psicologiche o mediche. In questi casi non è corretto parlare di “difficoltà di orgasmo” in quanto si tratta semplicemente di una variante della sessualità umana. Inoltre, non necessariamente le donne cosiddette “normali” raggiungono l’orgasmo durante ogni rapporto.
Le ricerche che valutano la presenza di disturbi dell’orgasmo nella popolazione femminile sono piuttosto scarse, ma probabilmente si tratta della disfunzione sessuale femminile più diffusa. Secondo dati recenti, nella popolazione italiana una donna su tre raggiunge sempre l’orgasmo durante il rapporto sessuale, il 38,7% spesso, il 17,4% qualche volta, l’8,9% raramente o mai. Esiste poi la possibilità che una percentuale di donne difficilmente precisabile riferisca di essere in grado di raggiungere l’orgasmo, anche se ciò non corrisponde al vero. Può sembrare strano, ma alcune donne che affermano di raggiungere l’orgasmo, in realtà riferiscono quello che di fatto è uno stato di eccitazione molto intensa.
Alcune delle possibili cause dei disturbi dell’orgasmo sono:
– la paura di essere abbandonate dal partner e conseguentemente una tendenza all’ipercontrollo per non concedersi eccessivamente;
– la scarsa conoscenza o il rifiuto della propria sessualità e del proprio corpo;
– conflitti più o meno consapevoli con il proprio partner;
– la paura della gravidanza che rende difficile abbandonarsi adeguatamente;
– sentimenti di colpa rispetto alla sessualità;
– sensazione di incapacità riguardo alla propria sessualità e concentrazione esclusiva sull’orgasmo, piuttosto che sul piacere o l’intimità con il partner.