
La stanchezza cronica è una problematica complessa che può avere diverse cause, spesso interconnesse. Non si tratta di una semplice stanchezza che passa con il riposo, ma di una spossatezza persistente, che può durare mesi e non è proporzionata all’attività fisica o mentale svolta.
Sintomi stanchezza cronica
Oltre al senso di fatica che è il sintomo principale, ci sono una serie di altri sintomi frequenti:
• Debolezza a seguito di uno sforzo, fisico o mentale, anche minimo
• Difficoltà di concentrazione e problemi di memoria
• Dolori muscolari o articolari
• Mal di testa ricorrenti
• Vertigini, intolleranza ortostatica (difficoltà a stare in piedi)
• Intolleranza alla luce, al rumore, al freddo o al caldo
• Il sonno non è ristoratore e ci si sveglia già stanchi
Cause stanchezza cronica
A volte, una stanchezza continua può essere dovuta a cause mediche come il diabete, l’ipotiroidismo, l’artrite reumatoide, un’insufficienza cardiaca, ecc.
Altre volte, sono in gioco fattori connessi a stili di vita scorretti che espongono a carenze nutrizionali (in particolare, ferro, vitamina B12 o magnesio), eccesso di attività fisica o eccessiva sedentarietà, carenza di sonno.
Tuttavia, se la condizione di stanchezza non è spiegabile con la presenza di specifici problemi medici o altro, si parla di Sindrome da Stanchezza Cronica (spesso indicata anche come Encefalomielite Mialgica o ME/CFS). Ma le cause precise di questa sindrome non sono ancora del tutto chiare.
Quali disturbi psicologici possono causare una stanchezza cronica
La stanchezza cronica può avere diverse cause psicologiche, che possono agire da sole o insieme a cause fisiche.
Ecco un elenco dei principali disturbi psicologici che possono causare o contribuire alla stanchezza cronica:
Depressione
Uno dei sintomi centrali della depressione è proprio la stanchezza profonda e continua. Il sonno può essere disturbato (insonnia o ipersonnia), ma anche dormendo tanto ci si sveglia stanchi. Può esserci anche apatia, perdita di motivazione e difficoltà cognitive.
Ansia cronica
L’ansia prolungata mantiene il sistema nervoso in iperattivazione costante. Questo provoca esaurimento mentale e fisico: tensione muscolare, sonno non ristoratore, affaticamento. Il cervello è “sempre acceso” e di conseguenza c’è un calo di energia durante il giorno.
Disturbo da stress post-traumatico
Chi ha vissuto traumi può sviluppare iperattivazione costante, ipervigilanza, incubi. L’organismo è in una modalità di allarme continuo, consumando più energia. Il corpo non “si spegne” mai, portando a esaurimento.
Disturbi psicosomatici
Le emozioni non espresse o mal gestite si manifestano attraverso il corpo. Stanchezza, dolori, sintomi variabili. Spesso legati a difficoltà emotive croniche, come stress familiare, problemi relazionali o traumi precoci.
Burnout (esaurimento da stress)
È un esaurimento emotivo, fisico e mentale causato da stress prolungato, soprattutto in ambito lavorativo o familiare. Spesso è accompagnato da distacco emotivo e senso di inefficacia. Colpisce spesso caregiver, insegnanti, operatori sanitari.
Disturbo dell’adattamento
Reazione eccessiva a cambiamenti di vita (lutti, separazioni, perdita del lavoro, malattia). Può causare ansia, tristezza, insonnia e affaticamento persistente.
Insonnia cronica legata a cause psicologiche
Spesso l’insonnia è un sintomo secondario di ansia o depressione. La mancanza di sonno profondo porta a una stanchezza cronica durante il giorno.
Quando è il caso di rivolgersi a uno psicoterapeuta
• La stanchezza dura da settimane o mesi
Se la sensazione di affaticamento non passa con il riposo e si protrae da più di 4-6 settimane
• Ti senti mentalmente “spento”
Fai difficoltà a stare concentrato, i pensieri sono rallentati o ti senti mentalmente offuscato.
• La stanchezza compromette la tua vita quotidiana
Fai fatica a lavorare, studiare o occuparti della casa. Ti senti apatico e senza interessi. Ti svegli già stanco, ogni giorno è un peso.
• Hai altri sintomi emotivi associati
Ansia costante, umore basso o pianto frequente, irritabilità, senso di colpa.
• Hai fatto visite mediche e “va tutto bene”, ma tu non stai bene
Gli esami sono normali, ma la stanchezza persiste. Questo è spesso un segno che il malessere potrebbe avere una componente psicosomatica.
Molte persone convivono con stanchezza e malesseri per mesi o anni prima di chiedere aiuto. Ma prima si interviene, più è facile recuperare.
L’introduzione graduale di esercizi aerobici regolari, come camminare, nuotare, andare in bicicletta e correre, con un “programma di esercizio graduale”, può ridurre la stanchezza e migliorare le prestazioni fisiche.
Iniziare un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale può aiutare a comprendere i fattori psicologici che potrebbero causare stanchezza e malessere persistenti, risolvendo il problema alla radice.