Nella cura della fobia sociale è necessario affrontare i sentimenti di ansia e vergogna che tipicamente accompagnano questo disturbo. La fobia sociale si manifesta infatti con una paura persistente ed eccessiva del giudizio altrui. E la paura è quella di fare una “brutta figura” e di sentirsi derisi, rifiutati o compatiti.
Possiamo definire la vergogna come un segnale emotivo del fatto che si è subita, o si sta per subire, un’umiliazione. La condizione necessaria della vergogna è l’esposizione di sé all’osservazione di altri nel corso di un personale fallimento. Tale fallimento può giungere in due maniere. Come esito di un’esposizione forzata, come quando si è violati nella propria intimità (vergogna da svelamento). Oppure come esito di un’esibizione non riuscita, nel caso in cui non si riesca ad apparire agli altri come si vorrebbe (vergogna da smascheramento).
In particolare, gli scopi in gioco nell’esibizione non riuscita sono almeno di tre tipi:
- essere ammirati, trionfare (il fallimento mette in dubbio il valore eccezionale della persona)
- oppure essere soltanto approvati (il fallimento mette in dubbio l’accettazione nel gruppo)
- o semplicemente ricevere attenzione
L’ordine in cui i tre tipi di scopo sono elencati riflette in senso crescente la gravità degli effetti negativi sull’immagine di sé, qualora lo scopo non sia raggiunto.
Fobia sociale sintomi
Da un punto di vista fisiologico la risposta caratteristica del sistema nervoso autonomo, in associazione al sentimento di vergogna, è quella che produce il rossore facciale, ben visibile agli altri e acutamente avvertito dalla persona stessa, tanto da poter sfociare a volte nel sintomo della paura di arrossire (ereutofobia). Tuttavia, per quanto caratteristico della vergogna, il rossore non è specifico di questa. La vergogna compare infatti anche in altri stati emotivi molto intensi. Ad esempio si può diventare rossi dalla rabbia, e d’altra parte si può anche provare vergogna senza arrossire.
Nel disturbo d’ansia sociale, la vergogna si manifesta anche con comportamenti caratteristici, come quello di chinare il capo, curvarsi, abbassare gli occhi ed evitare di guardare per non sentirsi visti. Come a voler annullare magicamente la realtà dell’essere esposti allo sguardo e al giudizio altrui.
Fobia sociale cura
Nella cura della fobia sociale bisogna affrontare la tendenza che il fobico ha di evitare situazioni sociali, isolandosi. Sovente chi soffre di fobia sociale, nel tentativo di contenere il suo disagio mette in atto comportamenti di evitamento e comportamenti protettivi. Il soggetto evita cioè le situazioni sociali che teme, fino ad arrivare a volte a forme gravi di isolamento sociale.
I comportamenti protettivi come quelli di evitamento, temporaneamente riducono il timore di fare una brutta figura, ma alla lunga peggiorano i sintomi. Per questo è importante impegnarsi ad affrontare le situazioni che suscitano ansia sociale anziché evitarle. Le esperienze sociali possono infatti aiutare a sviluppare le proprie abilità comunicative e di relazione, e permettere di rassicurarsi rispetto alla paura delle persone.
Per la cura della fobia sociale è anche importante comprendere quali sono le cause che hanno portato ad una paura delle persone così intensa, per poter realmente risolvere il problema alla radice.
Tipicamente la fobia sociale compare nell’adolescenza dopo un’infanzia caratterizzata da inibizione e timidezza, e se non curata tende a cronicizzarsi nel tempo con variazioni legate agli eventi di vita.
Ma l’ansia sociale può essere anche utile?
Nel curare l’ansia sociale l’obiettivo è ridurre il livello di ansia, non di eliminarla. L’obiettivo di una psicoterapia non è quello di eliminare tutta l’ansia, ma piuttosto quello di abbassarne il livello fino al punto che essa non rechi danno al funzionamento della persona.
Infatti, l’ansia è una sensazione normale che ogni persona sperimenta in momenti e situazioni diverse. La maggior parte delle persone riferisce di sentirsi imbarazzata, nervosa o ansiosa, qualche volta quando si trova in situazioni in cui potrebbe esserci il giudizio di altri. Tuttavia, piuttosto che pensare all’ansia come a qualcosa da evitare, può essere utile riconoscere che l’ansia in realtà ci aiuta a sopravvivere nel mondo.
I vantaggi dell’ansia sociale
Tutti i sintomi che la persona sperimenta quando è ansiosa aiutano l’organismo a sopravvivere di fronte a possibili pericoli o minacce sociali, preparando il corpo alla fuga o ad affrontare la minaccia a testa alta, magari con una risposta aggressiva. Quando siamo ansiosi, infatti, il nostro cuore batte più velocemente per irrorare di sangue i muscoli, si inizia a respirare più rapidamente in modo da aumentare i livelli di ossigeno e si suda per raffreddare il corpo e poter essere fisicamente più efficienti.
Oltre a questi benefici generali dell’ansia, l’ansia sociale in particolare comporta anche altri vantaggi. La paura di poter fare una brutta impressione agli altri ci aiuta ad evitare di dire o fare cose che ci potrebbero far valutare negativamente o essere emarginati dal gruppo. L’ansia sociale ci spinge anche a prepararci ad affrontare le sfide (ad esempio, un colloquio di lavoro) e avere la migliore prestazione possibile.
L’ansia è dunque un problema solo quando si presenta con una frequenza e un’intensità tali da interferire con la vita della persona e da far sì che i costi siano maggiori dei benefici.
Bibliografia
Disturbo d’ansia sociale. A. Martin, R. Karen, Giunti, 2010