Ipocondria, cure e sintomi
La caratteristica principale di chi è ipocondriaco è la continua ricerca di cure per l’ipocondria, soprattutto di tipo medico, per un’intensa paura di avere malattie gravi e incurabili. Oppure, al contrario, la fobia delle malattie porta ad evitare le visite mediche e le informazioni sanitarie, per non cadere in stati d’ansia intollerabili.
Questa paura è basata sull’interpretazione sbagliata di sintomi fisici, verso cui c’è un atteggiamento di ipervigilanza e allarme, senza che una valutazione medica abbia identificato motivi sufficienti per giustificare questi timori. E pur cercando spesso rassicurazioni, da parte dei medici o di familiari, l’ipocondriaco non riesce a tranquillizzarsi, se non per brevi periodi di tempo.
La gravità dei sintomi dell’ipocondria tende a fluttuare giornalmente o mensilmente. Fasi acute possono dunque alternarsi a periodi in cui il livello di disagio è contenuto.
Ipocondria sintomi
Tipicamente, chi è ipocondriaco ha un’ipervigilanza rispetto ai processi fisici endogeni, come il ritmo cardiaco, l’attività gastro-intestinale, la deglutizione, la respirazione, ecc. Inoltre, alcuni pazienti ipocondriaci concentrano l’attenzione su aspetti esteriori del corpo, e sono eccessivamente attenti a particolari come l’asimmetria del corpo, l’irregolarità e le macchie della pelle, ecc. Possono anche essere presenti preoccupazioni relative a caratteristiche delle secrezioni del corpo, come il colore della saliva, delle feci e dell’urina.
I ripetuti controlli del corpo portano spesso ad un peggioramento dei sintomi e delle preoccupazioni. Ad esempio l’insistente palpazione dell’addome per valutarne il disagio può causare irritazione, il respirare profondamente per verificare il funzionamento dei polmoni produce dolore al torace, le deglutizioni forzate per verificare la presenza di anomalie alla gola rende più difficile la deglutizione stessa, ecc.
Ipocondria cure
Spesso questi pazienti hanno l’errata convinzione di essere molto deboli e di necessitare di tutte le cure possibili per non ammalarsi. Di conseguenza evitano gli sforzi fisici e ricorrono a lunghi periodi di riposo. Tuttavia, questi comportamenti di evitamento e ritiro impediscono alla persona di vivere esperienze capaci di smentire le loro credenze errate. Al contrario, si verifica una perdita di agilità e forza del corpo, che contribuisce a mantenere le preoccupazioni relative alla malattia.
Di conseguenza, chi sviluppa questa fobia delle malattie, può trarre giovamento da ogni forma di cura che lo aiuti a sviluppare una connessione più profonda e calma con il proprio corpo, imparando a regolare gli stati d’ansia e a comprendere qual è il disagio emotivo che si accompagna al disturbo ipocondriaco. In questo senso, una psicoterapia integrata, cognitivo comportamentale e psicosomatica, può essere particolarmente indicata in questa forma di disagio psichico.