coronavirus panico

La paura è stata selezionata dall’evoluzione della specie umana per permettere di prevenire i pericoli e aiutarci ad evitarli. La paura è dunque un’ emozione molto utile.
Tuttavia la paura ci aiuta realmente a proteggerci, solo se è proporzionata ai pericoli.
Oggi molti pericoli non dipendono da una nostra esperienza diretta. Spesso ne veniamo a conoscenza perché sono descritti dai media e sono ingigantiti dai messaggi che circolano sulla rete. Succede così che la paura diventi eccessiva rispetto ai rischi oggettivi. In questi casi la paura si trasforma in panico e finisce per danneggiarci.
In genere, si ha più paura dei fenomeni sconosciuti, rari e nuovi, e la diffusione del Coronavirus ha proprio queste caratteristiche.

4 regole anti-panico

Tenere a mente queste alcune semplici regole, può aiutarci ad affrontare l’attuale situazione con la giusta calma e fermezza.

1. Attenersi ai fatti, cioè al pericolo oggettivo.
Il Coronavirus è un virus contagioso ma come ha sottolineato una fonte OMS su 100 persone che si ammalano 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi gestibili in ambiente sanitario, solo 5 hanno problemi più gravi, e tra questi i decessi sono circa la metà e in genere in soggetti portatori di altre importanti patologie.

2. Non confondere una causa unica con un danno collaterale.
Molti decessi non sono causati solo dall’azione del Coronavirus, così come è successo e succede nelle forme influenzali che registrano decessi ben più numerosi. Finora i decessi legati al Coronavirus stimati nel mondo sono cento volte inferiori a quelli che si stima causi ogni anno la comune influenza. E tuttavia questo 1%  è percepito in modo diverso dai “decessi normali”. Finora nessuno si preoccupava di una forte variabilità annuale perché tutti i decessi venivano attribuiti all’influenza “normale”.

3. Non farsi prendere dal contagio collettivo del panico.
Quando siamo in balia di emozioni forti, la nostra capacità di giudizio può affievolirsi e perdiamo la calma necessaria per affrontare al meglio le situazioni di crisi e pericolo. Perciò in questo particolare momento di crisi è importante più che mai, cercare di coltivare dentro di noi calma ed equilibrio mentale.

4. Evitare la ricerca compulsiva di informazioni.
Il controllo continuo delle informazioni non aiuta a distrarsi e aumenta lo stato di agitazione. I media sono fatti per attirare l’attenzione e ci espongono per lo più a cronache allarmanti facendo cresce la sproporzione tra pericoli oggettivi e paure personali.
E’ bene attenersi a quanto conosciuto e documentabile, quindi basarsi solo su fonti informative ufficiali, aggiornate e accreditate.
 Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
 Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
Si hanno così tutte le informazioni necessarie per proteggersi, senza farsi sommergere da un flusso ininterrotto di “allarmi ansiogeni”.

Agire tutti in modo equilibrato e responsabile e aiutarsi reciprocamente a farlo, aumenta la capacità di protezione della collettività e di ciascuno di noi.