La dieta non funziona? Cambiare regime alimentare o nutrizionista non ha dato risultati?
I motivi possono essere diversi, ma vediamo quali sono i principali.
La dieta non funziona quando è insostenibile
Se la dieta è troppo lontana dai tuoi gusti o troppo restrittiva non può funzionare. Se inizi una dieta riducendo eccessivamente le kcal e i carboidrati e vivendo di insalata e beveroni, non può certo durare a lungo!
In questo caso, non è appagata né la fame fisiologica, né il bisogno psicologico di gratificarsi, anche solo di tanto in tanto, con del cibo gustoso.
Il risultato è che un approccio di questo tipo rappresenta un fallimento già in partenza: ti costringe a fare grandi sacrifici e, nella migliore delle ipotesi, i risultati ottenuti nel breve periodo, saranno vanificati nel tempo.
Non dare “troppo peso al peso”
Se inizi la dieta con l’idea di raggiungere un certo peso e controlli quotidianamente come si posiziona l’ago della bilancia, stai solo alimentando il tuo senso di inadeguatezza e la tua ossessività.
Il “peso ideale” di una persona non è definito solo da misure standard, quali l’indice di massa corporea o il giro vita, ma è anche una questione soggettiva che dipende dalle caratteristiche specifiche del proprio corpo (massa ossea, ormoni, metabolismo, “storia del peso”, acqua, ecc.), alcune delle quali variano nel corso dei giorni, causando normali fluttuazioni quotidiane o periodiche del peso.
Allo stesso modo è soggettivo il tempo fisiologico necessario per ottenere un cambiamento, fisico e mentale, e assestarsi su un nuovo equilibrio psicofisico.
Pertanto fissarsi troppo sui numeri non ha senso, meglio impegnarsi a stabilire un rapporto sereno con il cibo e le proprie forme, seguendo buone abitudini alimentari e di esercizio fisico.
La dieta non funziona quando c’è fretta di raggiungere un risultato
È un dato di fatto che non appena si avvicina l’estate, aumentano le consulenze nutrizionali, il consumo di “prodotti dietetici” e il ricorso ai trattamenti estetici. La “prova costume” è alle porte e la vergogna di esporre un “corpo sbagliato” prende il sopravvento, facendo perdere di vista cosa è davvero importante.
La paura di chi è in lotta col cibo e il proprio corpo è sempre la stessa: la paura del giudizio altrui. Ed è questa paura che mette fretta e ansia, facendo perdere la lucidità mentale e la calma necessarie per modificare definitivamente il proprio comportamento alimentare.
La dieta non funziona quando c’è troppa “fame emotiva”
Il nostro approccio al cibo spesso è più legato alla nostra emotività che ad una questione prettamente alimentare. Potrebbe dunque essere più una questione di “come” e “perché” ci alimentiamo, piuttosto che di “quanto” mangiamo. E questo senza arrivare al più delicato ambito dei disturbi del comportamento alimentare.
Un rapporto difficile con il cibo, anche quando non porta a un disturbo del comportamento alimentare, può avere bisogno di un supporto psicologico per essere risolto.
Non esistono diete che possano combattere la fame nervosa: è l’approccio al cibo che deve cambiare, e spesso, più in generale, anche l’approccio alla vita.