La “sensibilità psicologica” di Accordino merita un applauso
“Così tanta bellezza” è il titolo della pièce scritta e interpretata da Corrado Accordino, ed è anche ciò che resta alla fine dello spettacolo, la sensazione di un’immensa bellezza!
Accordino mette in scena la psicologia di un uomo ordinario, che vive una vita ordinaria, come tante, fatta di routine quotidiane, schemi, conformismo e parole che si ripetono sempre uguali.
Ma ad un tratto una crepa si apre in quest’ordine apparente. Il protagonista comunica parole incomprensibili, e il suo corpo, martellato da emicranie, compresso e irrigidito, esprime un dolore psicosomatico che le parole non sanno raccontare.
A questo punto non resta che fermarsi e fare silenzio, dentro e attorno a sé, per riuscire realmente ad ascoltare e ascoltarsi e potersi riconnettere con la propria verità.
Con la sua pièce teatrale, Accordino dimostra una sensibilità e una capacità di lettura psicologica che meritano un applauso.
Il suo è un invito a non lasciarsi sfuggire le tante occasioni di bellezza che accadono intorno a noi. Un invito a liberarsi da rigide sovrastrutture, da paure immaginarie che a volte ci portiamo dietro dall’infanzia, da pensieri e parole inutili, che ripetono copioni ormai sbiaditi e privi di significato. L’invito è quello di vivere il presente, in connessione con un proprio “autentico sentire”, agendo secondo un proprio credo e non per semplici automatismi, accettando di correre dei rischi.
E’ un invito a vivere pienamente la bellezza di una vita vera, un’esortazione appassionata e intelligente ad essere sé stessi e a saper guardare alla nostra esistenza con ironia e leggerezza.