Che l’esercizio fisico faccia bene alla nostra salute, non solo fisica ma anche psicologica, è ormai fuori discussione.
Numerose ricerche scientifiche lo dimostrano, mettendo in evidenza i benefici di un esercizio fisico moderato su psiche e cervello.
Nelle persone che fanno regolarmente esercizio fisico, il sistema nervoso parasimpatico, il “freno” fisiologico che induce stati di calma, è più sano e più forte. E questo è senz’altro un buon antidoto contro l’ansia e lo stress.
Mentre la sintesi di oppiodi endogeni, come le beta-endorfine, che aumenta in risposta all’esercizio fisico, produce un miglioramento del tono dell’umore: un valido aiuto per prevenire o contrastare situazioni depressive.
Ma anche condizioni di demenza e perdita di memoria che possono sopraggiungere con l’avanzare dell’età, possono essere contrastate da uno stile di vita dinamico e attivo.
Studi di neuroimaging infatti hanno mostrato che l’esercizio fisico incrementa il volume sanguigno nel “giro dentato”, una regione cerebrale implicata nei processi della memoria.
Altri studi hanno evidenziato come l’esercizio fisico stimoli anche il BDNF, uno dei più potenti fattori di crescita cerebrale. Il BDNF è una proteina che mantiene in salute i neuroni, favorendo le sinapsi e stimolando la neurogenesi, la formazione di nuove cellule cerebrali.
Già noti da tempo sono poi i benefici che l’esercizio fisico ha per la salute del nostro corpo. Oltre a migliorare il sistema cardiovascolare, riducendo il rischio di malattie cardiache, ictus cerebrale e diabete, l’esercizio fisico aiuta a regolare l’appetito, modifica il profilo lipidico del sangue, riduce il rischio di almeno dieci tipi di cancro, rinforza il sistema immunitario e contrasta gli effetti tossici dello stress.
Infine, l’esercizio fisico stimola i vasi sanguigni a produrre “ossido nitrico”, una molecola che regola il flusso sanguigno attraverso i tessuti organici. Se il flusso si incrementa, il corpo crea nuovi vasi sanguigni e il nostro corpo ha un maggiore accesso al nutrimento e all’ossigeno ed elimina meglio i rifiuti, e questo migliora le prestazioni sia fisiche che mentali.
Bibliografia
Il cervello: istruzioni per l’uso, John Medina, Bollati Boringhieri, 2010
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